
Una volta effettuata la vendemmia resta il problema di come smaltire i resti dell’uva, la maggior parte dei prodotti della vinificazione si eliminano secondo il regolamento CE numero 491/2009. I sottoprodotti della torchiatura invece per essere smaltiti devono seguire il regolamento CE numero 555/08. Il raspo dell'uva, che un sottoprodotto non è poiché è un vero e proprio organo della pianta e consente il collegamento tra il grappolo e il resto della vite, si smaltisce con macchinari appositi per questa operazione che sono detti Trinciaraspi.
Lo smaltimento dei raspi pero' è un'operazione difficile proprio a causa del grande volume che occupa, e tutte le aziende preferiscono acquistare queste apposite macchine per la riduzione di questo volume e smaltirlo. I trinciaraspi sono delle macchine con un motore rotante a cui sono collegati delle speciali lame, che sminuzzano i raspi riducendoli anche del 90% in volume. La macchina quindi tritura la massa con troppo volume e poi la deposita in speciali contenitori di smaltimento. Alcuni viticoltori utilizzano poi i raspi smaltiti per la realizzazione di composti organici fertilizzanti.
La conformazione del raspo è legnosa e consente agli acini di rimanere attaccati alla pianta. Il raspo è molto concentrato in tannini e non riesce ad apportare zuccheri in quantità cosi’ elevate che generalmente si tende ad evitare il suo utilizzo durante la macerazione, anche se non mancano vinificazioni che lo utilizzano. Il raspo costituisce tra il 3 e il 7% del peso del grappolo complessivo. Formato soprattutto da acqua per il 75 80%. Contiene poche sostanze azotate circa l' 1,5% e un 2% di minerali. Nella produzione del vino non sono considerati utili i raspi perché i sali minerali che apportano i chicchi sono sufficienti al vino e usando anche i raspi, si ritroverebbe nel prodotto finito una concentrazione di cationi troppo alta, si porterebbe l'acido carsico ad essere ridotto troppo e aumentare il pH. Così viene quasi sempre eliminato, prima di procedere a qualsiasi operazione di vinificazione utilizzando oggi delle apposite macchine diraspatrici. Costituisce come volume il 30% del peso del grappolo. È costituito principalmente da acqua per il 75-80%; tannini per il 3-5% mentre le altre sostanze sono molto scarse, possiede principalmente lignina e cellulosa, con molti polifenoli, resine e pectine. Il raspo quindi non essendo utile alla vinificazione ed essendo il 30% del volume del grappolo va eliminato e poi smaltito.